Come annunciato nel volume precedente, Les Trèsors de Picsou – Les grands Maitres de la bd Disney” HS chiude l’approfondimento sulla produzione disneyana di Luciano Bottaro con un terzo tomo, uscito in Francia nel mese di giugno.
Per questo ultimo volume bottariano (n° 67), di 180 pagine, sono state scelte cinque storie di epoche e ambientazioni diverse offrendo una panoramica dell’evoluzione artistica dell’autore. La storia regina è senza dubbio Donald et le Docteur Faust, conosciuta in Italia come Il Dottor Paperus, scritta da Bottaro tra il 1953/54 durante il servizio di leva e presentata nel 1956 al direttore Mario Gentilini che, dubbioso nel calare i personaggi disneyani nello scenario medievale, si convinse a pubblicarla solo due anni dopo. Alla stesura della sceneggiatura collabora anche Carlo Chendi.
Dal 1958 si fa un salto al 2000 con Donald et le retour du Docteur Faust, pubblicata in Italia con il titolo Paperino e il seguito della storia e inedita in Francia, in cui Bottaro riprende il filo dell’avventura lasciato quarant’anni prima per rimettere in scena il Dottor Paperus, Mefistofele, Nocciola, contornati da immancabili diavoli e mostricciatoli, e dare un seguito a quella che è considerata una delle storie più riuscite dell’autore.
In Dingo par le petit bout de la baguette, Pippo nel microcosmo (2004), è ancora Nocciola la protagonista insieme allo scettico Pippo che viene scelto come cavia per un esprimento della simpatica strega e catapultato in un universo immaginario popolato da batteri e improbabili creature.
Meno psichedelici e più realistici sono gli ultimi due episodi, entrambi realizzati negli anni settanta e in collaborazione con altri autori: Oncle Piscou ne (pi)rate pas son coup!, Zio Paperone e il vascello fantasma pubblicata in Italia nel 1972 sull’ Almanacco di Topolino scritta da Carlo Chendi; Fantomiald le parachute ascensional, traduzione dell’italiana Paperinik e il paracadute ascensionale scritta nel 1978 da Guido Martina, e disegnata a quattro mani da Bottaro e Enzo Marciante.
Curiosamente, si tratta dell’unica storia con Paperinik disegnata da Bottaro.
Il volume è arricchito da un’intervista con la figlia dell’autore, Annabella, in cui traccia un ritratto del padre più intimo e famigliare, alcune illustrazioni inedite, a partire dalla copertina, provenienti direttamente dall’ archivio Bottaro e alcune immagini tratte dall’ album di figure Goofy Olimpique, realizzato per la Panini nel 1980 in occasioni delle olimpiadi di Mosca.