Il 13 luglio a Rimini, all’interno della manifestazione Cartoon Club, verrà inaugurata la mostra PIPPO 90. Una vita da svitato, curata da Alberto Brambilla, nuovo coordinatore di RiminiComix, e da Federico Fiecconi.
Attraverso disegni originali del fumetto e dell’animazione, pubblicazioni e riproduzioni l’esposizione ripercorre i 90 anni di uno dei personaggi più simpatici di Topolinia, comparso per la prima volta nel 1932 nel cortometraggio Mickey’s Revue, con il nome Dippy Dawg, e due anni dopo entrato nei fumetti per mano del grandissimo Floyd Gottfredson.
Il percorso si apre proprio con una striscia originale, di inestimabile valore, di Gottfreson Topolino nella casa dei fantasmi datata 1936, per proseguire poi con le opere degli altri autori italiani che, con le loro storie, hanno contribuito all’evoluzione del personaggio.
Tra questi non poteva mancare Luciano Bottaro che ha sempre dimostrato un debole per Pippo, un personaggio stralunato che gli permetteva che creargli attorno scenari fantastici, soprattutto quando l’autore ligure ha avuto la vincente intuizione di affiancargli la strega Nocciola in numerose storie, talvolta sceneggiate in collaborazione con Carlo Chendi, a partire da Pippo e la fattucchiera (1960).
Il Pippo bottariano è presente in mostra con la litografia a colori dell’illustrazione “Benvhenutto al mittin delle stregghe” (Anni 2000) e tre tavole originali, provenienti da collezioni private, tratte da: Topolino e il Pippogallo (1954), Topolino e la doppia vigilia di Natale (1955), e Pippo e il fantasma migratore (1962).
La mostra, ospitata nel Museo della Città Luigi Tonini dal 13 al 31 luglio 2022, è dedicata a Luca Boschi, uno dei massimi storici italiani della nona arte, scomparso il 3 maggio scorso.