Luciano Bottaro, spesso “etichettato” come disegnatore, in realtà, è stato anche autore dei testi della maggior parte delle sue storie e in qualche occasione, addirittura, ha scritto solo la trama affidandone la realizzazione ad altri autori.
E’ il caso di “Topolino e l’eredità di Pippo-Peppo”, che troviamo nella sezione superstar del nuovo numero di Grandi Classici Disney (N° 50), scritta, appunto da Bottaro, è stata poi sceneggiata da Carlo Chendi e disegnata da Giovan Battista Carpi.
Originariamente pubblicata nel 1961 in due puntate su Topolino (n° 269-270), viene così definita da Luca Boschi, curatore del mensile della Panini : “Un vero e proprio capolavoro, poco noto e mai ristampato integralmente prima d’ora…”.
Ottimamente disegnata da Carpi, con l’inserimento di alcune straordinarie pagine in stile anni Trenta ispirate a Floyd Gottfredson, è una divertente avventura che ruota attorno ad un’eredità lasciata da un avo di Pippo, Pippo-Peppo, che il notaio potrà svelare solo alla presenza di Topolino, Eta Beta e Flip. Al momento della lettura del testamento, una clausola molto singolare, metterà in moto una serie di movimentate situazioni spesso disturbate dalla presenza di un misterioso fantasma vestito di nero.
Poco conosciuta in Italia, la storia è stata tradotta in Finlandia, Francia, Germania, Grecia e Olanda.