“Il segreto del Brahmino” è uno dei pochi lavori realistici realizzati da Luciano Bottaro all’inizio della sua carriera. Si tratta di un’avventura fantascientifica che – come sostiene il critico Luca Boschi – può forse ricordare alla lontana il Mortimer di Edgar P. Jacobs. Il racconto, scritto e sceneggiato da un certo Garibotti, viene pubblicato sullo Scolaro, una pubblicazione nata a Genova nel 1912 (all’epoca edita da De Leo), a partire dal numero 24 del giugno 1950 (il Maestro aveva dunque quasi diciannove anni).
La storia, che si svolge in dieci puntate, è – come scritto nella presentazione – un cineromanzo d’avventura che vede la lotta tra il brahmino Sahadj Baber e il cinese Ciung-Thao per il possesso del segreto tele-proiettore Omega, un’invenzione diabolica capace distruggere il mondo attraverso un fluido magico e misterioso.