Domenica 9 Giugno, alle ore 15.30, in occasione della manifestazione “Antropolandia: fumetti per tutti (i gusti)” organizzata dalle Associazione Culturali L’Apostrofo e ComixComunity, nella sala della biblioteca Lori a Montale (Mo), verrà inaugurata una mostra in cui saranno esposti degli originali di Luciano Bottaro, riscoperti recentemente negli archivi comunali.
Le tavole risalgono al 1987, anno europeo dell’ambiente in cui Bottaro, in collaborazione con Carlo Chendi e Giorgio Rebuffi, realizzò, per il Comune di Castelnuovo Rangone (Mo), due fascicoli che riguardavano la raccolta differenziata e l’inaugurazione di una scuola elementare, progettata secondo criteri dei bioedilizia.
Nelle due brevi avventure,“Il Paese del come sarà” e “Un abito nuovo per la scuola” ricompare il Pinocchio bottariano, conosciuto sulle pagine del Il Giornalino nel 1981, in compagnia del saggio grillo parlante che gli illustra tutti i benefici e i vantaggi del riciclo e dell’utilizzo delle energie dolci.
Dopo la pubblicazione dei due opuscoli, i disegni originali, finiti in qualche meandro della biblioteca, sono stati dimenticati (fortunatamente ben conservati) per oltre vent’anni.
Grazie all’interessamento della bibliotecaria Manuela Manzini, che all’epoca aveva conosciuto gli autori, e la consulenza del noto fumettista Massimo Bonfatti, è iniziata un’opera di valorizzazione della tavole a partire dall’esposizione permanente di una parte di queste nella biblioteca di Montale Rangone (Mo).
Tra gli appuntamenti della giornata dedicata al fumetto, che animeranno il Parco del Roller Via Zenzalose, segnaliamo, “100 fumettisti per 100 mattoni”, vendita di mattoni illustrati da artisti famosi, il cui ricavato sarà devoluto alle vittime del terremoto di Reggio Emilia.
Ammetto di essere un po’ in ritardo sul “pezzo”, ma dato che ogni tanto mi capita di continuare a leggere queste notizie sulle tavole del “Pinocchio ritrovato” è giusto riportare tutto nella giusta dimensione.
Ho conosciuto Luciano, Giorgio e Carlo all’inizio degli anni ’80 e non potrò mai dimenticare tutte le nostre “riunioni” in Via Boccoleri e soprattutto quelle svolte all’interno del ristorante da Fausto ed anche tutte le volte che sono scesi in quel di Modena, per essere precisi a Bomporto, a casa mia. Ma veniamo al dunque….organizzando in qualità di presidente dell’ARCIcomics varie manifestazioni per i comuni modenesi, l’allora sindaco di Castelnuovo mi chiese di potere produrre un fascicolo a fumetti in occasione della ristrutturazione della locale struttura scolastica. Il mio primo e unico pensiero andò subito al Pinocchio di Luciano. Giunsi a Rapallo alcuni giorni dopo e insieme anche a Reb e Carlo decidemmo con Luciano le linee di intervento. Dopo un paio di settimane tornai a Rapallo con il sindaco di Castelnuovo e si arrivò a tracciare il definitivo progetto. Una ultima cosa è che le tavole del primo volumetto furono esposte nella sala della struttura scolastica per alcune settimane e alla fine di tutto il progetto, non ricordo più quale figura istituzionale, mi chiesero se potevano tenere gli originali nell’archivio comunale……riportai la richiesta a Luciano che con la sua consueta bonomia mi disse “ok, Rossano speriamo solo che no vadano rovinate”. Perché Luciano e anche Giorgio, non erano solo due grandi autori, ma era soprattutto due bravissime persone…due persone perbene. Questo è tutto…
Grazie Rossano per queste tue preziose puntualizzazioni che ci aiutano a ricostruire meglio la vicenda delle tavole di Pinocchio “ritrovate” perchè per vent’anni sono state completamente dimenticate in qualche magazzino della biblioteca e solo l’interessamente del fumettista Massimo Bonfatti e della bibliotecaria Manuela Manzini, nel 2013, hanno impedito che andassero perdute per sempre.