Il numero di Gennaio di Grandi Classici Disney (n°24), in edicola da qualche giorno, apre l’annata 2018 con tre storie di Luciano Bottaro.
La prima, probabilmente la meno conosciuta, “Paperino e la fine del mondo”, è stata scritta e disegnata da Bottaro nel 1961 (Topolino n°302) e tutto ruota attorno ad un malitenso per cui Zio Paperone, Archimede e Paperino, che si trovano su un’isola deserta, credono di essere gli unici sopravissuti ad una catastrofe che ha colpito Paperopoli. E’ curioso vedere come Zio Paperone, anche in una situazione critica, metta al primo posto dei suoi valori il denaro, mentre il più sensibile Paperino pensa alla sorte dei tre nipotini.
Con “Paperino e la ghiacciata di dollari”, storia realizzata nel 1957, su testo di Guido Martina, per l’Almanacco di Topolino (n°12), Paperino decide di servirsi del cannone telespruzzelettrocongelatore, appena inventato da Archimede Pitagorico, per trasformare in ghiaccio l’acqua del lago in cui stanno tentando di fuggire i Bassotti con tutto il bottino sottratto a Paperon de Paperoni, impedendone così la fuga, ma non tiene conto che il denaro stesso subirà lo stesso trattamento, con le inevitabili conseguenze. Chiude il tris bottariano un episodio tratto dal Diario di Paperina, scritto da Carlo Chendi, come molti altri di questo filone ispirato alla versione americana in cui Daisy Duck racconta in prima persona le sue vicissitudini. Pubblicata per la prima volta nel 1972 (Topolino n° 874), e ristampata solo due volte in Italia, “Speculazione Edilizia” vede Paperina impegnata contro la costruzione di un grande complesso edilizio che rovinerebbe per sempre la zona dove sorge la sua bella casa con giardino, recentemente restaurata con notevole sacrificio economico. Sapere che dietro la speculazione edilizia c’è lo zampino dello Zio Paperone non fermerà i suoi propositi.