Luciano Bottaro, nella sua intensa carriera lavorativa, oltre ad essersi dedicato a personaggi suoi e del mondo Disney, ha anche realizzato, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, storie occasionali, a volte con personaggi di altri autori, difficili da individuare perché non risultano in nessuna cronologia. Qualche anno fa, per esempio, sfogliando un Cucciolo (n° 6, 1953) abbiamo trovato la firma di Bottaro nell’episodio “Una trappola per il capitano” di Pinguino Marcello, personaggio creato da Egidio Gherlizza nel 1952. Questa volta, invece, è grazie a Salvatore Giordano e al suo blog Retronika, in cui si possono leggere interessanti recensioni di vecchi fumetti, che siamo venuti a conoscenza di un’altra storia apparentemente disegnata dal Maestro di Rapallo.
Si tratta di un avventura, pubblicata su Saltarello, Edizione Del Ponte nel 1958, di Penna Rossa dove i protagonisti sono l’omonino indiano, l’amica Soffio di Primavera e il Gran Capo.
Abbiamo detto “apparentemente”, perché successivamente alla notizia Luca Boschi – grande critico e impareggiabile esperto di comics – ha individuato in Marco De Sogus, uno dei primi allievi del Maestro ligure, il reale autore della storia in questione (altri particolari in commenti, in fondo alla pagina), scritta probabilmente da Attilio Mazzanti
Noi non sappiamo se esistano altri episodi di Bottaro o dei suoi discepoli. Invitiamo chiunque volesse aiutarci a fornirci, gentilmente, ulteriori informazioni al riguardo.
Per il momento possiamo visitare il sito di Retronika, per leggere l’intera storia che Salvatore Giordano ha scansionato per condividere con noi e con tutti gli appassionati di fumetti dell’epoca.
Riporto anche qui il commento che Luca Boschi ha lasciato sul blog “Retronika” a proposito di questa storia:
Ciao a tutti!
Come ho già accennato anche ad Annabella, il disegnatore di questa storia, e di molte altre della serie, è Marco De Sogus (che alcune le ha addirittura firmate nelle prime pagine). Il testi dovrebbero essere stati di Attilio Mazzanti. Dopo che De Sogus ha cominciato a lavorare per il mercato francese quasi in esclusiva, di lui si sono perse le tracce, poi (mi diceva Luciano) ricevette la notizia della sua morte, piuttosto giovane. Era stato assistente e discepolo di Bottaro, precedendo cronologicamente Guido Scala. Le sue ultime vignette “italiane” le ricordo sulla Strenna Estiva di Oscar, del 1961.
Ciao a tutti!
Luca B.