Sergente (a vita) delle mitiche Giubbe Rosse della polizia a cavallo canadese, il sergente Baldo nasce nel 1952 dalla fantasia di Luciano Bottaro per le Edizioni Alpe. Volto allungato e grandi occhi espressivi, ingenuo e testardo, il nostro eroe si lancia spesso e volentieri in situazioni che lo portano a combattere irriducibili banditi e indiani bellicosi che non hanno ancora dissotterrato l’ascia di guerra.
Suo nemico principale è Cassetou, un pericoloso rapinatore senza scupoli che evade periodicamente di prigione e, con la banda dei fratelli Nitro, deruba chiunque gli venga a tiro. Ma costui non è l’unico ribaldo che si mette sulla strada della nostra Giubba Rossa: su tutti, Sam Lambrusco, un bislacco furfantello truffatore che preferisce farsi arrestare per poter passare l’inverno al caldo della prigione, e la Banda degli Orsi, formata da pellerossa travestiti da plantigradi.
Accompagnato dalla sua fedele guida Occhio-di-Pernice, un indiano filosofo dedito alla meditazione, il sergente Baldo deve continuamente vedersela con Pied Arm, il terribile e un po’ ottuso comandante della guarnigione. Il tutto all’interno di un affascinanate scenario, quel Grande Nord che con le sue sterminate distese boscose e innevate, i suoi laghi e il suo clima, è da sempre uno dei luoghi preferiti dall’immaginario del Maestro di Rapallo.
Personaggio non molto noto in Italia (anche se verrà pubblicato ancora nel 1979 sul periodico omonimo e, tra il 1986 e il 1987, sul mensile Pepito, entrambi editi dalla Bianconi ), il sergente Baldo viene accolto in Francia da un buon successo, testimoniato da diversi episodi, alcuni dei quali sceneggiati da Carlo Chendi e altri disegnati da Guido Scala e Giorgio Rebuffi, apparsi oltralpe tra il 1954 e il 1982, su Pépito, Whisky et Gogo e altre testate della Sagédition.